16. Podere "La Rossa"

1. Podere "La Rossa"

Il 10 marzo 1945 i fascisti prelevarono dalla Rocca di Imola otto partigiani rastrellati alcuni giorni prima nella zona collinare di Toranello. Li portarono al podere La Rossam mei pressi della fornace Gallotti di Imola e qui, ai margini di un grosso cratere di bomba d'aereo colmo d'acqua, li fucilarono. Tutti erano stati torturati durante la detenzione.
Non si conosce la motivazione di quella fucilazione, nè si sa perchè vennero scelti quei prigionieri e non altri. I resti dei martiri affiorarono e furono recuperati il 28 marzo.
Progettato dall'archeitetto Martinoni, il monumento è costituito da otto steli metallici che si elevano verso la luce, uscendo dalla gramigna contorta simboleggiante la barbarie e la prigionia. Inaugurato nel 1988.
Nel 1995 è stata collocata una lapide a ricordo dei caduti: Lorenzo Baldisseri, Emilio Benedetti, Paolo Farolfi, Dante Giorgi, Sergio Ragazzini, Antonio Ronacssaglia, Paolo Roncassaglia e Attilio Visani.
Gli steli metallici sono otto e sono tutti diversi come diverse erano le personalità, il ruolo e le età dei fucilati, pur uniti dallo stesso desiderio di libertà. Ogni elemento, tutti in ferro nero, nasce da terra indipendendentemente l'uno dall'altro. Alla realizzazione del monumento hanno partecipato, con il loro contributo, la Sip, le Ami, La Coop Cesi e il Comune di Imola.

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